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ANTEAS Provinciale di Padova ODV coordinamento associativo composto di 21 realtà dislocate nella provincia di Padova presenta questo progetto per rafforzare il tessuto sociale della popolazione anziana compromesso da quanto è successo nel periodo di isolamento a causa della pandemia partendo dal rafforzamento della compagine associativa ANTEAS composta essenzialmente da soci anziani e perciò favorita nell’intervento da realizzare.
Il Covid 19 ha messo a dura prova il tessuto connettivo di tutte le realtà associative che realizzano il loro operato grazie all’azione dei soci volontari, mettendo al primo posto, del proprio operato, le relazioni umane.
Sta di fatto che, in questo mesi di pandemia, le relazioni si sono ridotte, così gli incontri e le attività e solo grazie alla collaborazione degli enti locali, delle fondazioni bancarie e dei centri di servizio, si è potuto mantenere un minimo di contatti personali.
Molti soci – che non hanno dimestichezza con i social – hanno vissuto un vero e proprio isolamento. Gli unici contatti erano telefonici con il medico, qualche parente o con i volontari che portavano loro i generi di prima necessità o presidi sociosanitari.
L’instabilità e l’incertezza della durata dello stato di emergenza hanno creato – oltre all’incremento delle solitudini e delle fragilità un clima di forte stress e timore che necessita di interventi mirati e rapidi, per superare il dramma della solitudine, che sfocia a volte in vere e proprie forme di depressione o in situazioni di riduzione delle occasioni di socialità e quindi di diminuzione delle reti sociali.
Prendendo a spunto anche una recente indagine dell’Università di Padova a cura del prof. Massimo Santinello emerge inoltre l’urgenza di dotare gli anziani (ma non solo) di strumenti per superare l’attuale situazione derivante dal covid. Gli anziani per altro non sono classificabili in un’unica categoria ma possono essere: utenti finali di sistemi di protezione e prevenzione da fenomeni di isolamento e abbandono; espressione di vecchie e nuove povertà, e in molti casi, anche soggetti che, per il loro impegno volontariato e per il loro spirito solidaristico, fanno da punto di collegamento tra l’Istituzione, la Comunità e le persone sole.

FORMAZIONE E RIMOTIVAZIONE i primi due obiettivi specifici per intervenire in modo adeguato, serio e professionale, onde evitare di cadere nella improvvisazione, bisogno che emerge dalla necessità di ampliare le conoscenze dei volontari, da affiancare alla tradizionale ed indispensabile buona volontà. La formazione avverrà per fasce prima ai gruppi dirigenti per spiegare il progetto e instillare in loro stessi la fiducia che dovranno tramettere alle altre due fasce: ai volontari che saranno poi presenti con gli psicologi presso i soci, partendo da quelli che hanno maggior difficoltà a superare il periodo COVID.
Questa fase oltre ad avere un obiettivo alto riguardante la popolazione, permetterà di rimotivare e ringiovanire le sezioni ANTES mantenendo il territorio innervato di strutture solidali che già di norma agiscono nell’ambito della vita attiva e della vita fragile della popolazione anziana.
Tenendo presente che molto spesso sono i volontari quelli ancora in grado di conoscere le persone in situazione di difficoltà, con il presente progetto si ribadisce la necessità che siano attrezzati nel loro operato. Non bastano l’ascolto e il contatto, occorre conoscenza e competenza per poter promuovere e ricreare insieme una comunità solidale che ristabilisca il senso di sicurezza e di appartenenza innovando forme relazionali e di sostegno intra e intergenerazionali (empowerment).
I volontari in stretta collaborazione con gli operatori del sociale e del pubblico – inteso come Enti Locali, ULSS ecc. interverranno per favorire la socializzazione e il recupero alla vita attiva delle persone bloccate da mesi di isolamento. Da ciò l’importante coinvolgimento dei Comuni capoluogo di Padova e Rovigo, ma anche di altri soggetti del privato sociale, che tradizionalmente operano nell’ambito della vita attiva della popolazione anziana. La previsione è che il progetto si estenda in molti dei territori ove già operano le sezioni ANTEAS di Padova e Rovigo, che contano, nelle due realtà provinciali, 58 sezioni iscritte agli Albi Regionale delle ODV e delle APS con 9.100 associati.

Formati i volontari si apre un terzo obiettivo specifico il CONTRASTO ALLO STRESS DA ISOLAMENTO mediante l’accompagnamento dei casi più complessi: quelli che, a seguito di quanto vissuto, non vogliono uscire di casa e mettersi in relazione. Qui interviene lo specialista con un suo intervento specifico favorito dalla rete di solidarietà, avviata, in questi anni, delle associazioni coinvolte nel progetto, mediante i volontari così come previsto negli obiettivi su esposti.
Questa fase, che coinvolge direttamente la popolazione anziana, necessita della fiducia; superando la normale e la straordinaria diffidenza dovuta al fatto di essere vittime di numerose truffe, oltre che la paura ingenerata dal virus. ANTEAS mediante la sua rete sul territorio è però in grado di contattare, mediante le sezioni, i suoi ben 9 mila soci usufruendo del rapporto di collaborazione e fiducia instaurata con loro negli anni precedenti. Agevolati dal sistema ANTES è possibile infatti contattare quanti più anziani possibile, per verificarne lo stato di isolamento determinatosi con il COVID ed intervenire per aiutare la persona anziana ad uscire da questa situazione.

Il quarto obiettivo specifico riguarda la RESTITUZIONE E LO SVILUPPO nel “rendere conto e restituire ” alla Comunità Allargata i risultati di questo lavoro, mediante test e/o colloqui ,e alcune iniziative aperte al pubblico in presenza o in videoconferenza si metteranno anche le basi per lo sviluppo del progetto che si svilupperà sulla maggiore conoscenza dell’ambito in cui si è deciso di operare, avviando la realizzazioni di tavoli territoriali, mappatura del territorio e l’attivazione di un osservatorio permanente.


IN CONCLUSIONE: premesso che il contatto sociale e l’attività che coinvolgeva, anche fisicamente, soci e fruitori delle iniziative messe in atto quotidianamente dalle associazioni ANTEAS, sono state bruscamente interrotte nel periodo del Covid, ora nel ripartire è necessario porre molta attenzionecome dopo un incidente o una caduta – ed avviare in primis un programma formativo dei volontari quale momento importante per la loro rimotivazione, utile alla ricaduta dell’azione verso le persone che necessitano di una nella ripresa di una “normalità” di vita quasi dimenticata.
In questa fase sono utili tutti i soggetti coinvolti compresi gli enti locali con i loro servizi, ma anche le strutture residenziali per anziani delle due province coinvolte (vedi quadro 9- 10).
Nella fase successiva di accompagnamento indispensabile sarà il ruolo della squadra di supporto che si intende mettere in azione, composta da volontari, ma anche da esperti come psicologi, assistenti sociali ecc….Gli interventi saranno individuali e di gruppo, con il coinvolgimento dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto.

I TEMPI DI ATTUAZIONE SONO:

Primavera 2021 organizzazione, programmazione e avvio delle due fasi formative, Settembre/dicembre 2021 terza fase contrasto alla paura. Gennaio, febbraio 2022  restituzione.